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venerdì 21 aprile 2017

ZERO GLUTINE?

Come mai la dieta senza glutine di tanto in tanto torna alla ribalta come scelta problematica? Il problema è legato alla diffusione di cibi confezionati gluten-free. Pensiamo ad esempio alle varie merendine, ai biscotti, ai cracker, ai grissini senza glutine e quant’altro. Alcuni di questi prodotti se da una parte sono privi di glutine potrebbero essere però ricchi di grassi saturi o contenere dei conservanti o degli additivi indesiderati. Insomma, ancora una volta, ciò che conta è imparare a leggere le etichette e magari cercare di dare la preferenza a cibi senza glutine ma non troppo elaborati dal punto di vista industriale.

Alcune persone, non celiache, iniziano ad acquistare i prodotti confezionati che riportano la dicitura gluten-free perché pensano siano più salutari di altri, ma secondo gli esperti non è sempre così. Tutto dipende dagli ingredienti che sono stati scelti per produrli.

Il dottor Jason Wu del George Institute for Global Health ha condotto in Australia uno studio che ha preso in considerazione 3200 prodotti alimentari e ha notato che i cibi confezionati senza glutine di solito sono più cari di altri ma non hanno un profilo nutrizionale migliore rispetto ai prodotti comuni (al di là del fatto che siano adatti ai celiaci).

Tra i cibi senza glutine esaminati, il pane, la pasta, i biscotti e altri prodotti da forno contenevano un quantitativo inferiore di proteine ma livelli di sale e di zucchero identici a quelli dei prodotti convenzionali