Alle nove e mezza di domenica mattina nel palazzetto dello sport più di
4 mila persone dai 20 ai 60 anni si stanno agitando scatenate su una
versione house di “Tu vuò fa l’americano”. Pezzo particolarmente adatto,
visto che sui maxischermi dietro al palco capeggia la triplice foglia
simbolo della multinazionale californiana Herbalife. È l’Italian Summit
2012, ovvero l’evento aziendale di punta nel nostro paese per questo
colosso da 4,3 miliardi di dollari di fatturato, una multinazionale
presente in 79 paesi, come praticamente ogni persona con cui parlerò
durante la giornata mi ripeterà ossessivamente.
Herbalife sponsorizza atleti di fama mondiale come Leo Messi e opera
nel settore alimentare vendendo principalmente frullati, integratori e
barrette, prodotti divisi in linee pensate per un’alimentazione normale e
altre studiate specificamente per il dimagrimento. Ma ciò per cui
Herbalife è più famosa è il sistema di network marketing: in pratica con
soli 4.500 dipendenti utilizza una rete di 2,3 milioni di distributori
indipendenti, divisi fra grossi (pochi), medi (qualcuno) e piccoli (una
moltitudine) acquirenti e contemporaneamente rivenditori dei prodotti.
Questi ultimi sono legati all’azienda solo attraverso un meccanismo di
sconti che aumentano all’aumentare del volume d’affari e sono
strutturati in una rigidissima gerarchia attraverso un sistema di codici
numerici che alla lunga dovrebbe garantire rendite economiche crescenti
ai più abili e fortunati. A patto, s’intende, che la rete che ogni
acquirente/venditore ha sotto di sé continui a espandersi
esponenzialmente e il fatturato della Herbalife non interrompa quindi la
cavalcata gloriosa degli ultimi anni. La sua crescita ne fa un modello
di business controverso ma resistente alla crisi, anzi forse proprio
adatto a una congiuntura negativa. Il sospetto che viene infatti è che
una struttura come quella di Herbalife sia avvantaggiata dalla
situazione disastrosa del mercato del lavoro in Italia. Questa è una
delle cose che noi de L’allegro risorgimentale abbiamo cercato di capire infiltrandoci nella loro convention più importante sul territorio nazionale.
Nessun commento:
Posta un commento